I quattro semifinalisti nazionali della Torres Brandy Zero Challenge
Sostenibilità è una parola tanto abusata a livello generale quanto inconsueta per il settore beverage. Ad essere pienamente consapevole del proprio ruolo di apripista è l’azienda Torres, la quale ha organizzato la Torres Brandy Zero Challenge – la prima competizione internazionale di cocktail sostenibili in programma a porte chiuse lunedì 21 Febbraio presso il ristorante All’Oro a Roma.
Il fatto che anche il mondo dei cocktail cominci a sensibilizzarsi ad un simile tema non deve stupire. In fondo il rapporto tra i brand di riferimento e le materie prime è di derivazione prevalentemente ecologica. Un buon business al giorno d’oggi deve andare incontro ai gusti di un pubblico in continuo mutamento almeno quanto deve porsi in rapporto fluido e dinamico nei confronti delle necessità globali. Al momento attuale sono stati annunciati i nomi dei quattro semifinalisti italiani che si disputeranno il posto di finalista nazionale. I selezionati sono: Giovanni Miola (Simbiosi Palagianello, Puglia),Gian Maria Ciardulli (Donna di cuori, Livorno), Livio Morena (Drink Kong, Roma), e Riccardo Cerboneschi (Officina Milano, Milano). Il vincitore si aggiudicherà un posto nella finale globale della gara Torres Brandy Zero Challenge, che si terrà a fine marzo 2022 a Barcellona.Torres Brandy Zero Challenge: la competizione La Torres Brandy Zero Challenge sarà la prima competizione internazionale a premiare un progetto cocktail bar in relazione alla sua sostenibilità. Il contest si svolge in due fasi: la gara nazionale e la finale globale. Ogni concorrente partecipante verrà valutato sui seguenti aspetti: concept e drink. La giuria giudicherà i progetti sulla base di quanto questi siano intesi a ridurre al minimo il loro impatto ambientale attraverso l’uso di energie rinnovabili, gestione dei rifiuti, un design rispettoso dell’ambiente, innovazione e responsabilità social. Mentre per l’eco-cocktail, la giuria terrà conto dell’utilizzo di ingredienti locali e prodotti stagionali, della capacità di mantenere alto il livello a fronte del contenimento dello spreco, la creatività del drink e dell’artigianato. A condurre la gara, Andrea Corelli, Brand Ambassador della Torres Brandy, mentre la giuria sarà composta da: Antonio Parlapiano del Jerry Thomas Project, Laetitia Chaillou di Cocktail&the City e Francesco Fumagalli, Architetto, che alla fine della gara annunceranno il finalista italiano.Storia e caratteristiche dell’azienda Torres Da oltre tre secoli, il nome Torres è associato al vino, cioè da quando la famiglia ha piantato i suoi primi vigneti nella zona di Penedès, famosa per la viticoltura sin dall’epoca fenicia. Ad oggi sono cinque le generazioni che hanno tramandato di padre in figlio la loro passione per la cultura del vino e il rispetto per la terra. Fondata nel 1870 da Jaime Torres Vendrell, a Villafranca del Penedès, e attiva in più di 150 paesi in tutto il mondo, l’hacienda è attualmente una delle più importanti realtà enoiche della Spagna. Nel 1928 Juan Torres Casals inizia a produrre Brandy, ottenuto da una selezione delle migliori uve bianche di Penedès, distillato e invecchiato in botti di rovere. La guerra civile però distrugge parte della distilleria, interrompendo e perdendo così una parte della produzione. La famiglia però non si arrende, e grazie alla grande forza di volontà di Miguel Torres Carbò e di sua moglie, tutto viene ricostruito esattamente come prima. Forte del suo successo, l’azienda si espande e nel 1979 ne viene aperta una filiale a Curicò (Città del Cile), a cui segue nel 1982 la filiale californiana nella Contea di Sonoma. Particolarmente attenta alla sostenibilità ambientale, la Torres investe ogni anno fondi ingenti nella ricerca di soluzioni innovative, etiche e green, per contrastare l’emergenza climatica, adattarsi a una realtà in continuo mutamento e ridurre le proprie emissioni di carbonio.